Il territorio vitese
Il territorio di Vita sorge nella parte centrale della provincia di Trapani, al confine con i comuni di Salemi e Calatafimi-Segesta.
La sua superficie, pari a 888 ettari, è la meno estesa tra quelle dei 24 comuni della provincia di Trapani.
Il territorio è prevalentemente collinare e il centro abitato fa registrare un’altezza media di 475 m s.l.m.
Dal punto di vista urbanistico, oggi Vita si presenta articolato in due zone contigue e ben distinte: il centro storico, con tipica pianta ortogonale, parzialmente danneggiato dagli eventi sismici del gennaio ‘68, e il nuovo centro, con comoda viabilità e abitazioni unifamiliari munite di aree per parcheggio e giardino.
Tipiche sono nel centro storico le costruzioni in pietra di gesso. Il centro storico ospita la sede del Palazzo Municipale ed altre strutture di pubblico interesse.


La storia di Vita
La storia del comune di Vita è piuttosto recente.
Le origini risalgono al primo decennio del 1600, quando la Sicilia era sotto il dominio spagnolo.
Le circostanze storiche vanno inquadrate in quel periodo tra il XVI e il XVII, nel quale in Sicilia fu favorita la fondazione di nuovi centri, soprattutto allo scopo di ripristinare la produzione agraria delle terre poste all’interno dell’isola.
Fondatore fu il Barone Vito Sicomo da Calatafimi, esimio giureconsulto e consigliere di Filippo III Re di Spagna e di Sicilia, il quale ottenne dal re spagnolo lo “jus populandi”; tale concessione, registrata in Palermo in data 17 Aprile 1606, fu poi ratificata da Filippo III con decreto dell’11 Marzo 1607 e divenne operante il 28 Maggio dello stesso anno.
Nacque così la nuova terra che si chiamò in onore al suo fondatore e primo signore: Vita.
In epoca antica, il territorio di Vita era stato sede quasi certamente di qualche rilevante insediamento. Diverse tombe quasi certamente romane e numerosi cocci di vasellame aretina sono stati rinvenuti in contrada Chirchiaro. La zona del rinvenimento, peraltro, sembra avere tutti i requisiti che gli antichi ricercavano nei propri insediamenti: sorge in posizione strategica ai piedi del Monte Baronia; domina l’enorme vallata sottostante dove quasi certamente scorreva la strada consolare che dall’interno della Sicilia portava a Lilybaeum (l’odierna Marsala); volge verso mezzogiorno, confortata per la maggior parte della giornata dal sole; è in prossimità del ramo principale del fiume Freddo.
Curioso è il fatto che la montagna della Baronia sia in collegamento visivo sia con Segesta, sia con Alicya, l’odierna Salemi: due tra i più grossi centri del territorio degli Elimi.
Dopo la morte di Vito Sicomo avvenuta a Palermo il 7 luglio 1626, per circa due secoli Vita fu retta dai Baroni discendenti del Sicomo fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali.
